regia
MARIO SGUEGLIA e GIANLUCA SOLI

con
MARIO SGUEGLIA
GIANLUCA SOLI
ALESSANDRO PROCOLI

aiuto regia
BENEDETTA COMITO

progetto fotografico
LUCA ROSSINI

sabato 12 gennaio 2013

11 days to the show - THE ONE WITH... il cavallo di Teach ha vinto contro tutte le aspettative

AHAHHHH AHAHHH AHAHHHH

È stato più volte notato come sia una tendenza del teatro americano contemporaneo quella di avvalersi dell’eredità del teatro naturalista, usandone apparati scenici e drammaturgici, per andare oltre ed arrivare ad esprimere una visione complementare, se non apertamente alternativa agli insegnamenti di partenza.


William Demastes parla di “new realists” riferendosi ad autori come Rabe, Shepard, Fuller, Norman e lo stesso Mamet: autori che si esprimono attraverso la
facciata del realismo per dare una nuova prospettiva, e tentare di reindirizzare

un’esistenza umana di cui si sta perdendo, o si è perso, ogni senso. 

Per i drammaturghi americani di fine Novecento,  le azioni umane e il linguaggio sono ambigui, se non addirittura senza logica né causa. 

È evidente una continuità sostanziale con il Teatro dell’assurdo, che lega questi autori apparentemente così ‘americani’ nello stile, nel linguaggio e nella scelta dei temi affrontati (gli artifici naturalisti adottati conducono inevitabilmente ad un aspetto legato ad un ambiente ristretto e fortemente connotato), con una tradizione più ampia e, nello specifico, europea.



tratto da  

 ASPETTI DEL LINGUAGGIO TEATRALE DI DAVID MAMET

Federica Faroldi

Nessun commento:

Posta un commento